martedì 6 gennaio 2009

Energia nucleare: nessuna nuova, buona nuova. Ma la causa è la crisi....purtroppo.

 

Per il nucleare siamo fermi al decreto del Governo n. 133/2008 che avviava il progetto, anche se in misura più a effetto enunciativo che come reale programma di azione. La crisi è sicuramente stata causa di un rallentamento del processo, non fosse altro per la turbolenza delle quotazione del barile di petrolio. Si sa che in tempi di prezzi bassi si tende ad una facile politica di sfruttamento della fonte fossile più abbondante –petrolio e metano – e non si investe in costruzione di impianti a fonti alternative, in ricerca e in nuove esplorazioni di giacimenti. E stiamo tornando ad un regime di prezzi del petrolio bassi. Ma quanto durerà? E’ un periodo di turbolenze dei mercati per cui magari domani i prezzi andranno nuovamente ai massimi livelli. L’incertezza è nemica del fare. Staremo a vedere. E’ giusto però continuare a ragionare sul tema e cercare di approfondire la materia.

A tal proposito mi preme segnalare un testo molto ricco di elementi, dati e considerazioni sul nucleare nell’ottica di un ritorno in Italia. Si tratta di “L’opzione nucleare in Italia: quali prospettive?” facente parte della Collana Quaderni dell’AIEE Associazione Italiana economisti dell’energia (www.aiee.it); Barbera Editore, anno 2008.

Si segnala che i dati presenti nel testo e relativi al costo di gestione di una centrale nucleare rendono validi i dati inseriti nel PEF (Piano Economico Finanziario) oggetto di precedenti post di questo blog, in particolare sul post: Il nucleare crea profitti? Piano economico finanziario di una centrale nucleare.

Infine, comunico, per chi fosse interessato, che prossimamente affronterò temi relativi all’energia prodotta da fonti rinnovabili con nuovi post. 

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